La leggenda degli Argonauti, Medea e Giasone in Georgia
Il mito degli argonauti rivela la vicinanza dei georgiani, del regno della Colchide con i greci i quali avevano i rapporti commerciali con la Fasisi (odierna Poti, vicino al Mar nero) e Dioscuria (Sokhumi, odierna Apkhazia).
Il velo d’oro ha origine in una tradizione della regione montagnosa Svaneti dove la gente raccoglieva i sassolini d’oro nella fiume che scendeva tra le rocce delle pelli di pecora dove andavano a depositarsi le minuscole pepite dall’acqua. Questa tradizione esiste ancora in Svaneti.
La leggenda degli Argonauti, Medea e Giasone:
Giasonefiglio di Esone, appartiene alla discendenza di Eolo. Il ragazzo viene educato dal Centauro Chirone, che gli insegna la medicina.
Divenuto adulto torna al suo paese. Dopo qualche giorno Giasone reclama il potere sul suo paese, e suo zio Pelia s’impegna a restituirgli dopo che gli avrà portato il vello d’oro dell’ariete. Il vello è consacrato ad Ares ed è custodito nella Colchide (sull’attuale costa georgiana del Mar Nero) da un drago. Giasone chiede l’aiuto di Argo, figlio di Frisso, il quale costruisce appositamente la nave Argo, cioè “Veloce”, che dovrà trasportare Giasone e i suoi compagni nella Colchide.
Il viaggio porta gli fino alla Colchide, il re Eete subordina la consegna del vello alla condizione che Giasone riesca a domare due tori dagli zoccoli di bronzo, che soffiano fuoco dalle narici e compia ulteriori gesta sovrumane. La figlia del re Medea, esperta di arti occulte, innamoratasi di Giasone gli offre il suo aiuto, purché lui la porti con sé in Grecia. Giasone supera le diverse prove, con i sortilegi di Medea riesce a far addormentare il terribile drago e fugge con Medea e con il vello, inseguito dai soldati di Eete. Giasone scappò con la Argo insieme a Medea, che aveva rapito il fratellino Apsirto. Inseguiti da Eeta, Medea uccise il fratello, lo fece a pezzi e lo gettò in acqua: Eeta si fermò a raccoglierli, perdendo di vista la Argo.
La navigazione degli Argonauti li porta fino in Adriatico, dove Zeus li punisce dell’omicidio, facendo loro smarrire la rotta. La prua rivela allora che, per ottenere il favore del Dio, dovranno purificarsi presso la Maga Circe.
Circe è una dea della religione greca. È una dea che compare nell’Odissea di Omero e nel mito degli Argonauti. La Maga purifica Giasone, ma rifiuta la propria ospitalità. Circe vive nell’isola di Eea ed è figlia del Sole e di Perseide e sorella di Eete re della Colchide e di Pasifae, moglie di Minosse, nonché zia di Medea.
Giasone porta la nave a Corinto e poi – consegnato il vello a Pelia – ottiene il regno.
Dopo gli anni Giasone rinnega Medea per unirsi a Creusa, figlia del re Creonte, e Medea si vendica regalando alla nuova sposa una veste nuziale che le diffonde nelle vene un fuoco magico, che si propaga all’intero palazzo reale e ai suoi abitanti. Uccide poi i figli avuti da Giasone e fugge in cielo su un carro luminoso, dono del Sole.