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Kakheti-Telavi

 

KAKHETI – Confina a nord con la piccola provincia montana di Tusheti e la catena montuosa del Caucaso Maggiore, a est e a sud con l’Azerbaigian, e a ovest con la provincia georgiana di Kartli. Il fiume più grande della parte orientale è l’Alazani, mentre di quella occidentale lo Iori. Qua si coltivano centinaia di vitigni diversi, ciascuno dei quali e’ caratteristico di un determinato villaggio. Dappertutto, a qualsiasi ora del giorno , capita di essere invitati a bere un bicchiere di vino ed e’ quindi molto facile ritrovarsi a girare in uno stato di lieve ubriachezza.

Storia: Kakheti fu un principato feudale indipendente dalla fine dell’ottavo secolo. Venne incorporata nel regno georgiano unificato all’inizio dell’undicesimo secolo, ma soltanto per un periodo di tempo inferiore a un decennio. All’inizio del XII secolo (1089–1125) il re georgiano Davide il Fondatore riuscì con successo a incorporare Kakheti nel suo regno. E’ ricca di monasteri, le chiese, fortezze:

Davit Gareja: situato sul confine col Azerbaijan. Fu fondato uno dei 13 padri siriani asceti che nel VI secolo tornarono dal Medio Oriente per diffondere il cristianesimo in Georgia. Costituito da circa 15 antichi monasteri disseminati su un territorio vasto e isolato con un paesaggio bellissimo semidesertico. Famoso con i suoi affreschi antichissimi con i colori tenui.

Città Telavi: capoluogo di Kakheti,sorge nella vale di Alazani, coltivata a vigneti.  Famosa per il suo castello di Batonistsikhe, residenza dei sovrani locali nel XVII e XVIII secolo, un palazzo in stile persiano.

Monastero di Ikalto: Questo Monastero e’ stato uno delle due famose accademie medievali della Georgia. Fondato nel VI secolo da Zenone, uno dei 13 padri siriani. Nel Seicento il re Davit il Costruttore invito’ il filosofo Arsen Ikaltoelia ad istituirvi un’accademia.

Nel complesso si entra la chiesa della Trasfigurazione fu costruita tra l’VIII e il IX secolo. Oltre questa è presente la chiesa della Trinità del VI secolo.

Cattedrale di Alaverdi: del XI secolo, con altezza di 50 metri. All’interno si resta colpiti dall’armonia  della luce che si diffonde con 16 finestre della cupola. Resta e’ il principale centro spirituale di Kakheti.

Gremi:  cittadella in mattoni e’ situata su una collinetta. Dal 1466 al 1672 Gremi e’ stata il capoluogo del Kakheti. La chiesa degli Arcangeli fu costruita nel 1565 dal re Levan di Kakheti e decorata con affreschi nel 1577. Ha sede un piccolo museo torre-palazzo risalente al XV secolo.

Complesso Monastico di Nekresi: comprende diversi costruzioni degni dell’interesse, tra i quali: una delle più antiche chiese in tutta la Georgia risalente al 40° secolo e la basilica di “tre chiese” del 7°secolo. Oltretutto nel complesso si possono trovare una chiesa cruciforme del 11° secolo, cantina di vino, refettorio, palazzo episcopale e torre del 16 secolo.

Tsinandali:  era la tenuta della famiglia di Chavchavadze – rappresentante dell’aristocrazia georgiana del 19° secolo. Il cammino piacevole per il splendido giardino nello stile inglese vi porterà verso il Casa – Museo del famoso poeta ed il nobile Alexander Chavchavadze e la cantina dove potrete assaggiare diversi famosi vini kakhetiani e visitare la collezione dei vini antichi dai quali il più vecchio è datato del 1814.

Akhali Shuamta e Dzveli Shuamta: sono circondati da magnifici boschi. Nel complesso di Dzveli (vecchia) Shuamta si trovano tre chiese, uno del V-VI secolo, la basilica a tre navate, la seconda e’ una tetra conca del VII secolo, la terza anche’essa una chiesa tetra conca.  Akhali  (nuova) del XVI secolo coi begli affreschi cinquecenteschi.

Sighnaghi:  e’ la città piu’ bella di Kakheti, con uno stile che ricorda molto l’ Italia centrale.

Il nome Signaghi e’ di derivazione turca e significa il rifugio. E’ circondata con le mura settecentesche con 23 torri. Si puo’ visitare la piccola chiesa di Stephan Tsminda (S.Stefano) e la chiesa di tsminda Giorghi (S. Giorgio).

Si puo’ visitare il museo che racconta la storia della regione e godere con i quadri del pittore piu’ famoso georgiano Pirosmani.

Monastero di Santa Nino: fu chiamato all’onore della santa e fu realizzato nel 575. I terremoti la ridussero nelle rovine pittoresche che sono in contrasto con il campanile  nello stile persiano costruito mille anni dopo.